Siamo tutti terroni (pure i Francesi…)
In fine dei conti, nella vita, sei sempre il terrone di qualcuno… Lo è un abitante del Sud per quello del Nord, lo è ad esempio un Italiano per un Tedesco o un Francese per un Inglese. Lo è anche un Messicano per un gringo. Sembra senza fine…
Basta leggere i libri di Peter Mayle, tra cui il famoso “Un anno in Provenza” (A year in Provence) o quelli di Stephen Clarke, come “Merde ! Un anno a Parigi” (il titolo originale è anche più esplicito : A year in the merde) per capire che i pregiudizi, anche se avvolte basati su degli elementi veri, sono duri a morire…
Benché questi autori amino la Francia e la descrivano persino in modo molto ironico come lo fa brillantemente Stephen Clarke, i Francesi descritti nei libri di quest’ultimo sono nazionalisti, snob, presuntuosi, poco esterofili… Ouh là là ! Nelle sue opere, Peter Mayle ritrae una Francia più rurale e avvolte quasi arretrata.
Detto questo, ci sono dei terroni anche in Francia, e sono pure in stramaggioranza! Esiste un termine, “la province”, per designare la Terronia. Attenzione : è un falso amico : non significa la provincia che si traduce con “département” in francese. Non è neanche la Provence (la Provenza), una meravigliosa destinazione turistica.
La “province” è la Francia meno Parigi. In pratica, in Francia, c’è Parigi e poi il resto, che potremmo definire appunto la Terronia francese. In Francia, o sei a Parigi, o sei fuori !
In pratica, in Francia, ci sono 65 milioni di abitanti. 12 milioni vivono tra Parigi e periferia ; gli altri 53 milioni sono i terroni della Francia… D’accordo, il paragone è esageratissimo, visto che, fino ad adesso, in Francia, nessun partito milita per l’indipendenza di Parigi. Ma un punto in comune c’è : è un certo disprezzo. Certi parigini, sapendo di vivere nella capitale, si sentono superiori e disprezzano le altre città, considerandole sotto-sviluppate : “Che piccola che è Lione !”, “Ma non si trova proprio niente qua a Marsiglia !”, “Non potrei mai vivere qui !”, ecc.
Alla fine, come dice un vecchio adagio popolare, “tutto il mondo è paese” e ciascuno di noi potrebbe essere il terrone di qualcun’altro e nemmeno saperlo…
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Chissà chi si troverebbe meglio, se un terrone italiano nella terronia francese,
o un terrone francese nella terronia italiana?
p.s.: Credevo che tutti i francesi abitassero tutti a Parigi.
saluti
Giuseppe M.
Bella domanda Giuseppe ! 😉
Comunque a dire la verità, soltanto la verità su Parigi, ci sono dei terroni anche lì (visto che un sacco di provinciali ci vivono…)
Francamente, io preferisco la provincia; si, a volte sono chiusi, a volte la comunicazione non riesce come ti piacerebbe, ma quando “rompi la crosta” è tutta un’altra cosa rispetto alla Parigi turistica e caotica.
Quando posso torno nel “mio” villaggio in 05, 540 abitanti frazioni comprese, ma tutti gentilissimi ed ospitali.
Credo che valga un po’ la stessa cosa in Italia: nei paesi, in provincia, la vita ha un livello di qualità decisamente superiore; vero che devi magari fare un’ora di macchina per andare ad un concerto o a teatro, ma viverci (o meglio: soggiornarci) è decisamente un’altra cosa rispetto a vivere a Milano o a Roma.
Silvia
La provinciale que je suis est d’accord avec vous, la haut-alpine d’adoption ! 😀
fantastica la differenza Paris/province ahah !